L'organizzazione di Sarri frutta continuità e la caduta della Juve è fragorosa: qualcuno ha chiuso i giochi troppo presto...

Silver Mele, giornalista di Radio Marte e Canale 8.
18.01.2017 07:15 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
L'organizzazione di Sarri frutta continuità e la caduta della Juve è fragorosa: qualcuno ha chiuso i giochi troppo presto...

La caduta degli dei bianconeri a Firenze è fragorosa più di quanto non racconti la classifica. Il quarto ko in trasferta per la Vecchia Signora ci dice di una fragilità che è finanche riflesso della manovra che non esalta gli esteti, di una difficoltà a dominare gli avversari lontano dallo Stadium. Tutto mentre alle spalle nessuno intende mollare. La Roma segna poco e raccoglie il massimo, come solitamente fa chi aspira a vincere, Lazio e Inter rimontano di carattere, il Napoli fa la sua parte regolando il Pescara. La squadra di Sarri ripete quanto in parte aveva già caratterizzato le vittorie con Samp e Spezia. La partenza è controllata, forse fin troppo blanda per tensione e velocità. La ripresa è di quelle devastanti grazie al contributo di tutti: il fatto che Tonelli si ripeta da goleador lo dimostra. Sa cambiare passo la squadra di Sarri e questo frutta la continuità di nove risultati utili in campionato dopo la sconfitta di Torino e una nuova consapevolezza: l'organizzazione di gioco è destinata a fruttare, la serie A lo riconosce riaprendo di fatto una corsa per il titolo che troppo in anticipo era stata considerata chiusa.

La condanna di esser belli e poco concreti è un ricordo, la maturità del passo un auspicio che si fa largo prepotentemente e che spaventa chi legge i numeri. Otto vittorie su undici al San Paolo e il record dei 45 gol realizzati alla 20esima giornata scoraggiano tutti a metter piede a Fuorigrotta. Dries Mertens fa 50 e 9 centri nelle ultime 5 uscite, l'incedere deciso di Marek Hamsik è la più bella metafora di ciò cui aspira la squadra. Non si esalta nessuno per il 3-1 rifilato ad un avversario con un piede e mezzo in B ma si incomincia davvero a credere che sia giunto il momento di raccogliere per quanto i complimenti e gli attestati di stima riconoscano al Napoli. La cattiveria e la fame di Tonelli per evitare black out improvvisi, col Pescara da segnalare solo il retropassaggio di Strinic, e affilare ancor di più i denti. Sarri indica la strada e si gode la vittoria delle idee: senza affanni e senza fretta, spossando i dirimpettai con il ritmo crescente, anche nelle giornate in cui l'ispirazione non è massima. La serie A riapre ufficialmente i battenti e il Napoli ci tiene a far vedere a tutti quanto vale.