“Io non c’ero”: Mazzarri e la frase che prova a cancellare i suoi disastri
“Io non c’ero all’inizio”. Questa frase di Walter Mazzarri, dopo la sconfitta col Milan, racconta del clima che si respira in casa Napoli. Della confusione totale, della mancanza di una coerenza di fondo, di una crisi che nessuno è riuscito a gestire e contenere, lasciandola anzi a divampare, fino ad arrivare ad un punto quasi irreversibile.
Mazzarri, quando gli chiedono degli obiettivi, dice che lui non c’era. Però, dimentica, che quando è arrivato su quella panchina il Napoli era al quarto posto, mica al nono. Dimentica che la sua media punti è nettamente inferiore a quella di Garcia: 1.27 contro 1.75. Mazzarri dimentica che, prima del suo arrivo, il Napoli era una squadra che creava tanto, sbagliando anche tanto.
Ora, invece, fatica non solo a far gol, ma anche trovare la conclusione nello specchio della porta avversaria: Nelle ultime 5 partite giocate lontano dal Maradona (Juventus, Roma, Torino, Lazio e Milan), gli azzurri hanno effettuato appena otto tiri nello specchio. Una conclusione ogni 57 minuti.